In Europa esistono ancora dei luoghi, dove non prende il cellulare, dove non c’è elettricità, dove i motori sono lontani anni luce e l’acqua che scorre dal rubinetto è quella fredda di montagna e se la vuoi calda devi scaldarla sul camino.
Esistono ancora dei luoghi in cui in mezzo a un po’ di masi antichi, perfettamente curati, straboccanti di fiori, compare come uno scherzo, una chiesetta candida come la neve.
Esistono ancora dei luoghi, dove intorno alle case non c’è altro che verdi prati e boschi ed il rumore che sentite sonosolo i cinguettii di cince e fringuelli a fare compagnia alle orecchie.
Non è una fiaba quella che vi stiamo raccontando, e nemmeno una fotografia di cento anni fa. Questa comunità,perché di una piccola comunità di allevatori si tratta, che d’estate porta le greggi a duemila metri e d’inverno migra più a valle lasciando che i tetti di ardesia si riempiano dineve, questa comunità si chiama Oberstalleralm ed esiste davvero, in fondo in fondo a una valle piccola e sconosciutache non si trova in nessuna guida turistica e sono davvero in pochi quelli che l’hanno sentita nominare.
La Villgratental, questo il nome della valle a un tiro di schioppo dalla pista ciclabile dobbiaco lienz è la punta di diamante di una zona che non fa molto spesso parlare di sé. Il Tirolo orientale, o meglio Osttirol, detto all’austriaca, per le vicende strane della storia è stato separato tempo fa dal Tirolo settentrionale, quello di Innsbruck per intenderci.In mezzo tra i due Tiroli oggi ci sono da una parte il Salisburghese e dall’altra il Sudtirol, ovvero l’Alto Adige, divisi dalle decisioni post prima guerra mondiale.
Fatto sta che quando si parla di Tirolo in pochi si ricordano che c’è anche questo quadrato di terra che gravita intorno a Lienz, tra montagne che qualcuno sussurra siano le più spettacolari dell’Austria, e quindi va a finire che si parlaspesso di Mayrhofen e di Sankt Anton e di Seefeld e raramente di Kals o di Matrei, che pur reggono bene il confronto, soltanto che sono qualche decina di chilometri più a est. E se i paesi più grandi già vengono poco nominati, figuriamoci la Villgratental.
Ve la consigliamo noi, questa valle, se amate le sfumature del verde, l’impressione di essere fuori dal mondo, la bellezza della semplicità, la sensazione che siete depositari di un segreto che gli altri ancora non sanno.
La nostra escursione preferita, quella che ci sentiamo di consigliarvi in particolar modo, è il sentiero glaciologico Innergschloss, che parte sempre da Matrei.
Certo, ci vogliono buone gambe per i 700 metri di dislivello che portano al cospetto del ghiacciaio Schlatenkees. Ma i prati pieni di marmotte, il torrente spumeggiante, l’Auge Gottes, in altre parole l’occhio di Dio (un piccolo stagno con al centro un’isoletta fiorita), la chiesetta scavata nella roccia e soprattutto le stupende rocce montonate, rosse, gialle, marroni, arancio, levigate dall’azione del ghiaccio ripagheranno di ogni fatica. E il respiro della montagna, la montagna vera, non mancherà di farsi sentire.