La prima infanzia per dei genitori è uno degli scogli più difficili.
Quando si aspetta un bambino, soprattutto il primogenito, non si è sicuri delle scelte da fare.
Non ci si sente mai pronti e all’altezza, si hanno tante paure e domande.
In questo articolo cercheremo di darti un po’ di risposte utili, quindi ti raccomandiamo di leggere tutto con attenzione.
Le domande più comuni dei genitori sulla prima infanzia
“Meglio il latte materno o quello artificiale?”
“E per lo svezzamento? Meglio preparare tutto in casa o è meglio acquistare gli omogeneizzati?”
“E i pannolini? Di che tipo? E di quale marca?”
Andiamo nel dettaglio, passo dopo passo.
Latte materno o latte artificiale?
Su questo punto gli esperti sono concordi nell’affermare che il latte materno è sempre la scelta migliore.
Come si può leggere anche su Wikipedia, il latte materno rappresenta l’alimento ideale fino ai 6 mesi del neonato, inoltre ha vari vantaggi anche per la madre, non solo a livello emotivo ma anche fisico.
Tuttavia in caso di carenza di latte materno o di impossibilità ad allattare, il latte artificiale è assolutamente un valido sostituto.
Per scegliere il più adatto, è necessario parlare con il proprio pediatra.
Pappe fatte in casa oppure omogeneizzati?
Su questo argomento specifico ci sono pareri discordanti.
Ci sono sostenitori convinti della superiorità, a livello di sicurezza e apporto di nutrienti, degli omogeneizzati in vendita nei supermercati o in farmacia; mentre dall’altra parte ci sono dei fedeli sostenitori delle pappine fatte in casa con ingredienti scelti e preparati con cura e attenzione.
Quali pannolini scegliere?
Al giorno d’oggi, le scelte in fatto di pannolini sono davvero ampie.
I pannolini usa e getta hanno compiuto quest’anno 50 anni, sono stati inventati infatti nel 1961.
In passato, fino alla loro diffusione, i genitori erano obbligati a scegliere i cosiddetti ciripà, pannolini lavabili in cotone utilizzati fino agli anni ‘70 e in seguito abbandonati in favore dei pratici e moderni usa e getta.
Oggi stiamo assistendo a un vero e proprio ritorno al passato, che però sa di futuro!
Sempre più genitori infatti, stanno ritornando a scegliere i pannolini lavabili e riutilizzabili.
Questo per svariati motivi:
- per evitare l’eritema da pannolino (di cui abbiamo parlato qui)
- per motivi legati alla salvaguardia ambientale (in questo articolo LaRepubblica spiega bene questo aspetto)
- per ragioni economiche
Ovviamente i pannolini lavabili di oggi si differenziano molto rispetto a quelli usati dalle mamme prima dell’arrivo sul mercato, grazie all’innovazione e alla ricerca costante sui migliori tessuti, che permettono di assorbire rapidamente e tempi di asciugatura sempre più rapidi.
Se vuoi saperne di più e desideri conoscere quali sono i migliori pannolini lavabili in commercio, ti consigliamo di leggere questo articolo del blog www.prodottiecologici.net.
Anche se i vantaggi sono molteplici, sia per l’ambiente che per la salute stessa dei piccoli, ci sono tuttavia ancora tante resistenze.
Il mondo moderno è stato rivoluzionato e sconvolto dal concetto di usa e getta.
La comodità, la praticità, la velocità sono diventati i 3 comandamenti da seguire, a discapito del resto, soprattutto della salvaguardia dell’ambiente, delle risorse disponibili e del pianeta in generale.
Nel caso non si voglia rinunciare alla praticità, si può optare per gli usa e getta biodegradabili, sicuramente più sostenibili di quelli tradizionali.
pannolino.
Quanto si può risparmiare con i pannolini lavabili?
A differenza dei classici pannolini usa e getta che costano sempre di più e vanno in base alla misura, i pannolini lavabili sono taglia unica.
Questo significa che l’acquisto viene effettuato una volta sola per tutta il tempo in cui il bambino li indosserà.
La spesa media degli usa e getta viene stimata sui 3000€ a figlio mentre per un kit adeguato di lavabili, la spesa media è di 400€ e si potranno usare eventualmente per un eventuale secondogenito.
Quale ciuccio utilizzare?
I ciucci per i neonati sono realizzati sempre con materiali naturali, in genere in lattice, in caucciù o in silicone.
La scelta solitamente varia in funzione dell’età del bambino.
Le tettarelle in silicone andrebbero utilizzate fino a massimo 6 mesi di età, comunque prima della dentizione del bambino.
Le tettarelle in caucciù sono ideali a partire dai 4-5 mesi, quando i bambini iniziano ad aver bisogno di mordicchiare per alleviare il fastidio dato dalle gengive che si preparano alla dentizione.
Le tettarelle in lattice sono indicate a partire dai 4-5 mesi. La differenza con il caucciù è una maggiore morbidezza, ma anche una predisposizione maggiore alla rottura o alla proliferazione dei batteri.
Conclusioni su come gestire la prima infanzia dei propri figli
Non esiste un manuale d’istruzione universale per essere dei buoni genitori, da sempre il mestiere più difficile al mondo.
Il consiglio finale che vogliamo dare è di informarsi in maniera approfondita, per fare delle scelte ponderate.
Spesso si ascolta sempre chi ha già avuto figli in casa, magari genitori e nonni, ma la verità è che come in tutti i campi, anche per la prima infanzia ci sono notizie sempre aggiornate, in base a studi scientifici realizzati in merito.
Parlare con il pediatra è sempre la soluzione migliore per fugare dei dubbi che naturalmente possono nascere, appena si incontra il proprio figlio.