L’igiene degli alimenti e la sicurezza alimentare sono requisiti fondamentali per chiunque operi nel settore. Per tutelare i cittadini ci sono precise normative e certificazioni che ogni azienda e attività lavorativa che deve ottenere seguendo iter specifici e affidandosi a consulenti specializzati. Ogni prodotto deve essere certificato con un apposito documento che valorizza l’intera azienda favorendo la fidelizzazione dei clienti e il conseguente aumento di fatturato.
Le attestazioni nel settore dell’igiene degli alimenti e sicurezza alimentare sono molte e si suddividono in due branche principali:
- requisiti alimentari obbligatori;
- certificazioni alimentari volontarie.
Per fare un po’ di chiarezza abbiamo catalogato in categorie le certificazioni e gli standard di certificazione alimentare che le aziende possono ottenere se hanno i requisiti. In caso non fossero presenti tali condizioni possono essere perseguite e raggiunte con un’analisi e riorganizzazione adeguata dell’azienda.
Bisogna specificare che tali certificazioni volontarie sono suddivise in organizzative e in certificazioni di prodotto specifiche per la valorizzazione dei singoli alimenti oltre a quelle di processo che valorizzano i vari passaggi in filiera.
HACCP: requisiti obbligatori
Le attività che producono, trattano e servono alimenti come bar, pasticcerie, ristoranti, mense, caseifici, agriturismi, servizi di logistica, materiali per il confezionamento e aziende alimentari devono aver implementato il sistema HACCP. Si tratta dell’adozione del sistema basato sulla valutazione dei rischi, ed identificazione dei punti critici di controllo, fondamentale per poter produrre alimenti e serve a tutelare la salute dei consumatori per quanto riguarda l’igiene degli alimenti e la sicurezza alimentare.
ISO 9001, ISO 22000, ISO 22005: certificazioni volontarie
Per poter garantire alimenti sani e sicuri ai consumatori finali è necessario saper gestire correttamente l’azienda alimentare, questo non sempre risulta semplice da fare. La presenza di diverse tipologie di certificazioni aiuta a verificare e conseguire i requisiti di qualità partendo dagli allevamenti, le fattorie, industrie.
Le norme che regolano la tutela alimentare sono quelle della categoria ISO, acronimo di International Organization for Standardization, e riguardano gli standard internazionali che vengono adottati e riconosciuti anche in Europa. Le ISO non obbligatorie che devono essere adottate dalle aziende alimentari troviamo:
- ISO 22000 Food Safety management systems ovvero la certificazione che riguarda i sistemi di gestione della sicurezza alimentare;
- ISO 22005 la certificazione dei sistemi di tracciabilità dei prodotti alimentari;
- ISO 9001 la certificazione adibita al monitoraggio della qualità degli alimenti prima che vengano immessi sul mercato.
Standard di certificazione BRC, IFS ed FSSC 22000
La certificazione IFS, acronimo di International Featured Standard insieme alla certificazione BRC Global Standard consentono di avere accesso alla GDO e immettendo sul mercato i prodotti alimentari tramite canali come le catene di ipermercati e supermercati. Si tratta di documenti in cui vengono stabiliti protocolli specifici da seguire per l’igiene degli alimenti e la sicurezza, qualità e legalità alimentare, monitorando i processi produttivi in ogni singolo passaggio.
Inoltre si occupano della parte gestionale di produzione e dipendenti ottimizzando le risorse. IFS e BRC sono certificazioni obbligatorie per avere libero accesso alla grande distribuzione, per tale ragione ogni azienda alimentare che vuole espandersi aumentando le possibilità di vendita.
La certificazione FSSC 22000, che come le precedenti è riconosciuta a livello internazionale dal Global Food Safety Initiative (GFSI), offre un panorama di attuazione più ambito. Infatti richiede l’implementazione dei requisiti di un sistema di gestione per la sicurezza alimentare ISO 22000, assieme all’adozione di norme tecniche di settore e dei requisiti GFSI per la sicurezza, qualità e legalità alimentare.
Global Gap: certificazione volontaria
La certificazione Global GAP, acronimo di Good Agricultural Practice, ha l’obiettivo stabilire tutte le best practice per il lavoro nel settore alimentare nel settore primario. Stiamo parlando di tutto il percorso a partire dalla tracciabilità del prodotto, ai processi produttivi, la responsabilità aziendale verso i dipendenti, e l’ambiente.
IGP, DOP, NO OGM, BIO: certificazioni prodotto
Oltre alle certificazioni volontarie viste fino a ora riguardanti l’igiene degli alimenti e la sicurezza, qualità e legalità alimentare a livello organizzativo e produttivo, vi sono ulteriori documenti relativi ai singoli prodotti. Le certificazioni che valorizzano alcuni alimenti specifici o un unico prodotto alimentare come può essere un vino oppure un salume, sono varie e non ancora sottoposte a precise regole.
Questa condizione consente alle aziende di prendere decisioni su quali utilizzare, tra queste ci sono:
- DOP, IGP, STG che indicano la tracciabilità dei prodotti come Denominazione di Origine Protetta, Indicazione Geografica Tipica e Specialità Tradizionale Garantita.
- NO OGM ovvero che si tratta di alimenti che non contengono Organismi Geneticamente Modificati di origine animale o vegetale.
- Biologico, si tratta di una categoria che comprende il rispetto della regolamentazione per la produzione biologica.
Ottenere per ogni prodotto alimentare da commercializzare, la giusta certificazione e marchio di qualità, consente ai consumatori di avere la certezza di ciò che stanno acquistando per sé stessi e la propria famiglia. Le persone e i commercianti sono sempre più attenti a scegliere alimenti controllati e che rispettano i requisiti standard internazionali di igiene degli alimenti e sicurezza, qualità e legalità alimentare.
Conclusione
La certificazione per la sicurezza, qualità e legalità alimentare è fondamentale per le aziende e gli operatori che producono, manipolano e somministrano prodotti alimentari. Le certificazioni devono essere presenti e consultabili per ogni azienda, quelle volontarie sono un surplus consigliato per offrire ai propri clienti una garanzia di igiene alimentare e tutela della salute dei consumatori.
Una certezza che permette ai clienti di fidarsi di un brand continuando ad acquistare i suoi prodotti. Inoltre sono importanti per accedere al GDO aumentando il bacino di potenziali acquirenti.
Gestire tutto questo non è semplice vista l’ampia gamma di certificazioni da conseguire, una consulenza specialistica sulle pratiche di igiene degli alimenti e sicurezza alimentare rende tutto più semplice e senza rischio di errori e dimenticanze.