Normative e tipologie di allarmi per un ambiente sicuro.
La routine quotidiana è diventata nel corso degli anni sempre più frenetica, obbligando migliaia di persone a lasciare la propria abitazione incustodita per molte ore, se non giorni. Altresì, le piccole attività commerciali racchiudono al loro interno preziosi beni materiali (oltre alla perizia e ai sacrifici con cui i titolari se ne occupano), che durante le ore notturne restano alla mercè di malintenzionati. Per questa ragione diventa indispensabile preservare i propri beni da furti e danni e, visti i recenti fatti di cronaca riguardanti rapine finite in tragedia, appare quanto mai attuale prevenire seccature.
Per questa ragione in commercio esiste una vasta gamma di sistemi di sicurezza finalizzati a sventare un furto. Valutiamone la varietà, i costi e le normative vigenti.
Allarmi antifurto: quali scegliere?
Il mercato offre una vetrina incredibile di questi dispositivi, che si adattano a soddisfare le esigenze e le tasche di tutti. In prima istanza è bene conoscerne le caratteristiche generali; gli impianti antifurto possono, infatti, essere:
- Via cavo; questi sistemi vanno impiantati preferibilmente in fase di costruzione o ristrutturazione, così da incassare i fili nelle pareti senza richiedere interventi preliminari di foratura. In alternativa esistono impianti wireless, che sfruttano la comunicazione via etere tra i vari componenti del sistema, e funzionano grazie a batterie che vanno periodicamente sostituite. La prima categoria ha il vantaggio di non essere quasi mai “sabotabile”, grazie ai fili irraggiungibili perchè incamerati nel muro. La seconda ha come punto di forza, invece, quello di continuare a funzionare anche in caso di blackout;
- A protezione perimetrale; questi garantiscono una supervisione delle zone esterne dell’ambiente, oppure a protezione volumetrica, disponendo di sensori interni volti a rilevare la presenza di intrusi.
Quest’ultima tipologia si può a sua volta servire di sistemi magnetici, i quali individuano apertura di porte e finestre, o di sensori di movimento e/o di calore corporeo.
Costi e normative
I tanti rivenditori offrono soluzioni adatte ad ogni fascia di prezzo e proporzionali alla complessità dell’impianto desiderato. E’ evidente che sistemi particolarmente sofisticati, dotati di optional aggiuntivi quali sistemi di videosorveglianza, avviso immediato delle forze dell’ordine in caso di rilevazione di ladri o sensori a doppia tecnologia hanno dei costi più elevati. In ogni caso è possibile ottenere un sistema di notevole efficienza anche a costi contenuti.
Tutti gli step di produzione di un impianto antifurto, che vanno dalla sua progettazione all’installazione, vengono regolamentati dalla normativa CEI 79-3, in linea con le guide europee.