Quando sono necessari, gli antinfiammatori vanno certamente assunti, purché tuttavia, come spesso invece si tende a fare, stando almeno a quanto risulta dalle ultime ricerche in merito, non se ne faccia un abuso.
Come tutti i farmaci infatti, anche gli antinfiammatori non sono privi di effetti collaterali, talvolta seri, per l’organismo, ragion per cui, ogni volta che è possibile, sarebbe preferibile optare per soluzioni più naturali, che vantano un impatto minore sul corpo.
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Vediamo quali sono le alternative più valide.
– La corteccia di salice (Salix Alba), grazie alla presenza di antiossidanti e glucosidi salicilici, precursori dell’acido acetilsalicilico (quello dell’Aspirina per intenderci), è ottima contro la febbre, poiché naturalmente antinfiammatoria ed antinfluenzale. Di solito è ben tollerata anche da chi non sopporta molto i farmaci a base chimica e non dà problemi allo stomaco.
Le virtù della corteccia di Salice sono conosciute fin dall’antichità e a lungo essa ha rappresentato l’antinfiammatorio per eccellenza per molte popolazioni.
La dose consigliata è in genere di 50 gocce di tintura per 3/4 volte al giorno, ma è sempre meglio chiedere un parere medico prima di assumerle, in quanto la posologia potrebbe necessitare di essere aggiustata sulle specifiche caratteristiche del soggetto (il consiglio, in realtà, è valido per ogni tipo di rimedio naturale).
– La Spirea Ulmaria è considerata uno degli antinfiammatori più potenti esistenti in natura. Da essa si estrae l’acido Spireico, usato nella composizione di molti medicamenti antinfiammatori. Il fitocomplesso però, a differenza del farmaco, contiene anche agenti protettivi che ne diminuiscono fortemente gli eventuali effetti negativi sulle pareti dello stomaco. Si può assumere sotto forma di infuso (per un effetto più blando) o di tintura madre (per un effetto più forte).
– Quando le articolazioni sono infiammate, il mix naturale perfetto è Boswelia e Betulla. La prima è una varietà di incenso con attività analgesica ed antinfiammatoria, che viene potenziata se associata ad un infuso di foglie di betulla.
– Contro le malattie da raffreddamento tipiche della stagione fredda (raffreddore, tosse, mal di gola ecc.), invece dei soliti medicinali da banco, prova ad assumere Ribes nero e miele (meglio se dall’effetto balsamico come, ad esempio, quello di Eucalipto). Aggiungi un pizzico di cannella e di curcuma, fiori di sambuco, chiodi di garofano e prendine due o tre cucchiaini nell’arco della giornata.
Tosse e mal di gola non ti danno tregua?
Fai un decotto con la radice di Altea (la trovi in erboristeria) e, proprio all’ultimo momento, aggiungi un goccio di Ginepì delle Alpi (liquore).