Emorroidi infiammate? Molti di noi sono tormentati da un disturbo che riguarda… Il lato B. La patologia emorroidaria non conosce distinzioni di sesso e riguarda una insufficienza venosa a livello ano- rettale. Le emorroidi di per sé non sono patologiche, ma possono causare sintomi fastidiosi quando si gonfiano e si infiammano. È possibile prevenirle e attenuarne i sintomi: vediamo quale crema rettale per emorroidi scegliere.
Sintomi e cause della patologia emorroidaria: come agire con un prodotto topico
Un iniziale prurito o un bruciore, un senso di pesantezza e “ingombro” a livello anale, dolore anche intenso e possibile sanguinamento: sono i sintomi principali della malattia emorroidaria.
Anche se proviamo imbarazzo e disagio all’idea di comunicare la nostra condizione, non trascuriamoci. Infatti, la trascuratezza significa progressione della malattia emorroidaria, che può così accompagnarsi anche a infezioni, produzione di muco, dolore cronico, prolasso permanente (fuoriuscita dei cuscinetti dal canale anale, senza possibilità di riduzione manuale): sono segnali che il disturbo è andato” oltre”.
Le cause delle emorroidi possono essere di diversa natura: alimentazione, familiarità, sedentarietà o stazione eretta prolungata, lunghe sedute sul wc, gravidanza e variazioni ormonali.
Se per i casi più gravi della patologia emorroidaria è necessario intervenire a livello chirurgico, quando il problema inizia a manifestarsi è possibile attenuare i sintomi applicando un prodotto antiemorroidario ad uso topico. Quale e a chi rivolgersi per ottenere consigli?
Il farmacista ci consiglierà un trattamento farmacologico ad azione anestetica locale (per calmare la sensazione di dolore e prurito); antinfiammatoria e antipruriginosa (per minimizzare gonfiore e dolore); anticoagulante (per prevenire la formazione di coaguli di sangue).
Per un approccio senza medicinale c’è la possibilità di utilizzare un gel per emorroidi esterne ad uso locale con proprietà lenitiva, emolliente e rigenerante a base di aloe, olio di jojoba e acido ialuronico, per ridurre i sintomi della patologia emorroidaria e favorire i fisiologici processi di riparazione dei tessuti.
Come attenuare i sintomi? Iniziamo da una dieta bilanciata
Una dieta ricca di fibre è fondamentale per prevenire la stipsi, una fra le cause principali che favoriscono le emorroidi. Dove trovare la fibra alimentare per depurarsi? Principalmente nella frutta e nella verdura, ma anche negli alimenti integrali. Oltre alle fibre, è consigliabile introdurre:
- Alimenti ricchi di ferro. Le emorroidi possono causare una perdita di questo minerale con il sanguinamento. Possiamo trovare il ferro in legumi secchi (ceci, fave, fagioli, lenticchie), frutta secca in guscio (mandorle, noci, pistacchi eccetera) o frutta disidratata come datteri, albicocche, prugne ne sono tutti ricchi.
- Olio: d’oliva, di semi di lino e aceto di mele. Sono condimenti da preferire a crudo per condire le pietanze. Evitiamo cotture pesanti e fritture, per non aggravare l’irritazione locale.
- Zenzero, aglio e cipolla in quantità equilibrate favoriscono la scissione della fibrina, una proteina utilizzata nella coagulazione del sangue, per contribuire a riparare traumi e lesioni a livello dei tessuti, degli organi e delle arterie. Mai esagerare però, perché può succedere che l’organismo manifesti una “iper-reazione”: infatti, accumulando troppa fibrina si potrebbe stimolare l’infiammazione a livello anale.
Cosa rimuovere dalla dieta? Tutti i cibi a basso contenuto di fibre, perché non favoriscono il transito intestinale e causano costipazione e stitichezza, favorendo un peggioramento dei sintomi. Rinunciamo dunque pasta e pane con farine raffinate, snack, torte, merendine, dolciumi vari, insaccati salati, crostacei, formaggi grassi, cibi troppo piccanti come il peperoncino o irritanti per la mucosa anale (caffè, alcool, cioccolato) che rischiano di provocare attacchi di diarrea, peggiorando la situazione locale.
Sport moderato e igiene intima corretta: preveniamo la ricomparsa dei sintomi
Non dimentichiamo le buone abitudini che contribuiranno ad allontanare il rischio di ricadute:
- Attività fisica leggera. Svolgere una moderata attività fisica, come una passeggiata di 20- 30 minuti, yoga, ginnastica dolce, nuoto contribuirà ad agevolare la circolazione sanguigna e favorirà la regolarizzazione della motilità intestinale. Meglio evitare attività che impongano un eccessivo sforzo addominale o causino traumi al bacino, come ad esempio body building, equitazione e ciclismo.
- Igiene intima scrupolosa. Non strofiniamo la carta igienica sulla delicata zona ano- rettale, ma tamponiamo delicatamente. meglio non utilizzare detergenti troppo concentrati o aggressivi, ma delicati, emollienti e diluiti in acqua tiepida. Asciughiamoci tamponando con un panno morbido in cotone o lino.