Il materasso antidecubito è la risposta automatica alla domanda: come si curano le piaghe da decubito?
Se ciò è vero, come è vero, è necessario però espandere la conoscenza sulla materia per poter fornire una risposta veramente precisa.
Cosa sono le Piaghe da Decubito
Per prima cosa occorre fare chiarezza sull’origine di questa patologia, sempre più diffusa, della quale si conosce purtroppo poco. Le cosiddette piaghe non sono altro che microlesioni sottocutanee che si generano a causa dell’interruzione del flusso sanguigno verso una determinata parte del corpo. Ciò avviene a causa di una prolungata pressione esercitata sulla suddetta zona del corpo. Come tutti sanno, questa patologia è particolarmente diffusa tra i pazienti lungodegenti che sono costretti a passare lunghi periodi a letto. L’essere costretti a letto (a meno che non si prendano le dovute precauzioni come si vedrà in seguito) è spesso la causa principale delle piaghe, dette anche lesioni da decubito o ulcere da decubito. Di solito si pensa che questa patologia sia legata agli anziani, nei quali l’incidenza è effettivamente più alta rispetto alle altre fasce di età, ma in realtà il pericolo delle piaghe incombe su tutti i pazienti lungodegenti, sia quelli ospedalieri che coloro che sono ricoverati in casa, e su quelli immobilizzati, anche per un breve periodo. Stiamo dunque parlando di pazienti ricoverati nei reparti ospedalieri ma anche di chi, per esempio, è immobilizzato (anche solo per un breve periodo) da una frattura o da un’altra patologia. Tutto questo a prescindere dall’età, anche se non è sbagliato considerare gli anziani come i più soggetti alle piaghe da decubito.
Come si può Prevenire la Patologia
Veniamo alla parte critica della questione, è possibile prevenire il formarsi di questo tipo di lesioni? La risposta è sì, almeno in parte. Seguendo alcuni accorgimenti è infatti possibile ridurre drasticamente l’incidenza delle lesioni in moltissime situazioni. Ovviamente è necessario ricordare che ogni situazione è specifica e che quanto segue è da intendersi come un consiglio e non come una verità assoluta.
Innanzitutto è utile, qualora le condizioni del degente lo permettano, variare la posizione del corpo dalle 2 alle 4 volte a dì, in modo da variare i punti pressione ed evitare di stressare sempre le stesse zone. Questa prima precauzione può ridurre il rischio di incorrere in lesioni da decubito.
Qualora le condizioni del paziente non permettano nessun tipo di mobilità è consigliabile procedere in questo modo. Quando si provvede all’igiene del paziente si dovrebbe controllare lo stato della cute, facendo particolare attenzione alle zone più a rischio che sono quelli corrispondenti alle prominenze ossee (area del coccige, gomito, cranio, scapola, etc.). I primi segni di ulcere da decubito si presentano come arrossamenti, alterazione di colore e di consistenza della pelle. Se si identificano questi sintomi bisognerebbe procedere al lavaggio e igienizzazione della zona in questione. Per l’igiene è consigliabile usare acqua tiepida e ridurre al minimo qualsiasi tipo di frizione sulla pelle utilizzando detergenti appositi con un ph bilanciato. E’ di assoluta importanza mantenere asciutta la cute del paziente in quella zona. E’ necessario quindi provvedere ad asciugare il paziente da sudore ed eventuali incontinenze (nelle aree inguinali ad esempio), e a medicare secrezioni ed eventuali ferite.
Per quanto riguarda la postura del paziente, molto dipende dalla patologia e dalle condizioni generali del paziente. Se è possibile è utile come detto cambiare spesso la posizione. Se si fa ciò, nel momento in cui il paziente è steso sul fianco, si deve incurvare leggermente la posizione, di circa 20-25° rispetto all’asse orizzontale, in modo da favorire in questo modo la circolazione.
Arriviamo infine all’utilizzo di Ausili per questo tipo di patologia
Sicuramente l’utilizzo di un materasso antidecubito favorisce la prevenzione, e ovviamente anche il trattamento, delle piaghe da decubito. La struttura del materasso favorisce la circolazione sanguigna e allevia la pressione sulla pelle del paziente. In questo modo il paziente previene il formarsi di queste lesioni o, qualora ne avesse, il dolore viene notevolmente alleviato. Il principio di un materasso antidecubito (sia che si tratti di un dispositivo ad aria compressa, ad acqua o altra tecnologia) è sempre quello di creare un “cuscino” d’aria o comunque morbido tra le prominenze ossee del paziente e il fondo del letto, in modo da allentare la pressione e favorire la circolazione. Ovviamente nel momento in cui il paziente “tocca il fondo” del materasso ne annulla completamente i benefici. Questo dettaglio è molto importante e di sicuro tutti i pazienti ospedalizzati godranno dei benefici di un materasso antidecubito funzionante, ma purtroppo nelle degenze domestiche questo problema spesso non si riesce ad evitare. Per controllare l’efficacia di un materasso antidecubito è utile infilare una mano tra la schiena del paziente e il fondo del letto e verificare che vi sia un strato di aria, letteralmente uno spazio, tra l’uno e l’altro. Qualora non vi fosse sufficiente spazio è possibile che il materasso non sia perfettamente gonfio (ovviamente provvedete a gonfiarlo in quel caso, i compressori vengono venduti quasi sempre insieme al materasso stesso) oppure che la portata non sia quella desiderata (nel caso di persone in sovrappeso ad esempio). In quel caso non c’è altra alternativa che cambiare il materasso.
L’utilizzo di cuscini antidecubito aiuta quei pazienti che magari godono di mobilità ridotta a potersi mettere seduti, mentre archi e sollevatori sono un ausilio utile a tipologie di pazienti immobilizzati per vari motivi. Ovviamente esistono molti altri ausili per la protezione di ginocchia e talloni, per il trasporto su sedie e a rotelle e carrozzine e molto altro, ma l’utilizzo di questo tipo di ausili è fortemente legato alle condizioni generali del paziente ed è pertanto difficile approfondire l’argomento in questa sede.
Grazie a questo tipo di accorgimenti, ed osservando pedissequamente tutte le indicazioni che si ricevono dal personale medico che ha in cura il paziente, è possibile ridurre il rischio di lesioni o ulcere da decubito ed eventualmente alleviare il dolore e trattare le lesioni una volta sopraggiunte.