Le scarpe antinfortunistiche si rivelano essere spesso alleate preziose durante determinati tipi di lavori che necessitano di avere garanzie di maggiore sicurezza per le articolazioni del piede e della caviglia ma, altrettanto spesso, risultano essere particolarmente dure e scomode. Per ovviare a questa situazione molto frequente e avvertire il minor disagio possibile, è preferibile scegliere attentamente i modelli più adatti alle proprie esigenze e cercare di non cadere nell’errore della standardizzazione.
Come sono fatte le migliori scarpe antinfortunistiche:?
Esistono diversi modelli con differenti colori e tessuti che vanno a comporre una scarpa antinfortunistica, ma i parametri più importanti che esse devono rispettare sono sicuramente da andare a ricercare nei criteri di sicurezza.
Per prima cosa, le migliori scarpe antinfortunistiche devono essere dotate di puntali rinforzati, volti a proteggere le dita dei piedi da colpi accidentali, compressione, schiacciamenti e spigoli. In secondo luogo, un buon modello di scarpa antinfortunistica dovrà possedere altri tipi di protezione, quali, ad esempio, uno o più strati antiperforazione e un buon livello di impermeabilità che consenta al piede di rimanere asciutto e protetto all’interno della calzatura, anche camminando in suoli particolarmente umidi o duri. Altra caratteristica molto apprezzata e molto utile è la suola ammortizzata.
Le scarpe antinfortunistiche: comodità o estetica?
Le scarpe antinfortunistiche usate sul posto di lavoro devono sicuramente risultare comode da indossare, dal momento che andranno a calzare i piedi per moltissime ore durante la giornata. Assicurarsi il comfort è il primo passo da fare per essere sicuri di aver fatto l’acquisto giusto. In molte aziende si tende a commettere l’errore di acquistare lo stesso tipo e modello di calzatura per tutti i dipendenti. Questo porterà inevitabilmente a uno spreco di denaro, dal momento che ognuno possiede delle caratteristiche fisiche differenti che devono essere assecondate dalla scarpa indossata. Una determinata scarpa antinfortunistica, infatti, può assolutamente non essere adatta a tutti, e soprattutto può non essere idonea ad essere calzata da dipendenti che presentano determinate patologie a carico dei piedi. Un altro fattore da non sottovalutare è certamente l’aspetto estetico: se la scarpa antinfortunistica è confondibile con un paio di scarpe normali può essere utilizzata anche al di fuori del posto di lavoro, senza necessità di cambiare calzature, ad esempio, per rientrare a casa. Sul mercato esistono tantissimi modelli graziosi da vedere, molto simili a comuni scarpe da passeggio, che però vantano le caratteristiche delle migliori scarpe protettive antinfortunistiche con un look casual e dei colori accattivanti e facilmente abbinabili.
Come scegliere un buon modello?
Dal momento che è la legge a prevedere l’obbligatorietà delle scarpe antinfortunistiche, scegliere le migliori può rivelarsi un problema perché, molto spesso, sono le stesse ditte ad acquistare un unico tipo di scarpa antinfortunistica badando più al risparmio economico che alla qualità del prodotto e al comfort del dipendente che dovrà indossarle. Il modo migliore per scegliere un buon modello è quello di personalizzare l’acquisto, curandosi di valutare la forma adatta alle diverse conformazioni fisiche del singolo utilizzatore. Una punta troppo rigida può diventare facilmente una trappola per le dita che sono contenute al suo interno. Scegliere sempre calzature con un buon potere ammortizzante della suola: spesso chi le indossa si trova a saltare su terreni estremamente duri, su cemento armato e altri suoli rigidi che, in assenza di una adeguata capacità di ammortizzare il colpo, favoriscono il generarsi di traumi a piedi, caviglie e ginocchia.
Valutare sempre l’acquisto di calzature in tessuti altamente flessibili e con tomaie traspiranti al fine di assicurarsi una corretta traspirazione anche nelle stagioni più calde.
Se si sa già che le scarpe antinfortunistiche verranno utilizzate per camminare molto, bisogna considerare l’acquisto di scarponcini più massicci, muniti di suola con carrarmato che avranno una durata maggiore nel tempo e limitano il discomfort causato dalle suole in gomma, meno resistenti anche all’impatto con sostanze chimiche.