Traslocare è un vero e proprio trauma, o almeno, nel suo piccolo, si dimostra un evento che può sconvolgere la routine e che può mettere a dura prova i nervi… ed il portafoglio.
I costi del trasloco non possono essere generalizzati, dipendono davvero da tanti fattori: dal fatto che si traslochi dall’Italia all’estero o si rimanga sul territorio nazionale, dalla quantità di beni che si vuole trasportare, dal tempo che ci si impiega, dalla città, dal tipo di servizio del quale si usufruisce. Ecco perché creare un costo standard del trasloco è davvero impossibile. Tuttalpiù possiamo individuare alcuni costi tipici, che possono comunque subire delle flessioni, ma la cosa migliore da fare è farsi fare subito un preventivo dettagliato. Conoscere meglio i costi del trasporto e dei servizi annessi è possibile ad esempio documentandosi su blog specializzati come il noto specialisti traslochi.
Il trasloco, quindi, può essere anche molto costoso. Ecco qualche esempio dei costi tipici del trasloco in Italia (sempre ricordando che ci possono essere delle modifiche anche importanti in relazione alla città):
- Imballaggio: dagli 80 ai 150 euro circa
- smontaggio dei mobili: dai 200 ai 300 euro
- spostamento con montacarichi: dai 350 euro in su
- Tassa di occupazione del suolo pubblico: circa 80 euro
- costo di affitto del furgone con guidatore: circa 40 euro all’ora
- Spostamenti con furgone: in genere è applicata una certa tariffa se il trasloco è entro 100 km, quindi sale proporzionalmente.
- Ulteriori servizi della ditta (per esempio pulizia dell’appartamento, montaggio dei mobili nella casa nuova, servizio di allaccio degli elettrodomestici e via dicendo).
Come risparmiare sul trasloco
Abbiamo visto i costi generici del trasloco, che variano anche a seconda del luogo di riferimento, delle tariffe dell’azienda che se ne occupa, delle giornate in cui si chiede la presenza degli operai. Inoltre servizi aggiuntivi come per esempio la pulizia, il rimontaggio dei mobili possono costare ancora di più e far lievitare il prezzo.
Ecco perché è necessario sapere in anticipo cosa si spenderà, il che è possibile grazie al preventivo. Il preventivo deve tenere conto del volume complessivo degli oggetti da spostare, del tempo del trasloco, della distanza dalla casa vecchia a quella nuova. Fate attenzione che il preventivo sia sempre completo e senza costi nascosti o non indicati in modo chiaro ed inequivoco.
Ma come risparmiare sul costo del trasloco? Con alcuni semplici accorgimenti.
In primis, bisognerebbe gestire in autonomia, per quanto possibile, l’imballaggio. Acquistare i cartoni direttamente dall’azienda che si occupa del servizio può essere molto costoso, mentre è del tutto gratis ritirare i cartoni da supermercati o botteghe o ristoranti che tanto li getterebbero via egualmente. A questo punto i libri, oggetti come piatti, vasi, ecc. possono essere imballati nei cartoni usando vecchi stracci, giornali o riviste o anche i vestiti stessi.
Abbiate sempre cura di scrivere sopra il cartone che cosa vi è esattamente contenuto, eviterete confusioni e tratterete con maggiore delicatezza i prodotti più fragili.
Il noleggio del furgone è spesso molto costoso, ma farsi aiutare o noleggiare un furgone da guidare da soli è più economico.
Come abbiamo visto, i costi del trasloco sono abbastanza alti, ma se si cerca di effettuare in autonomia l’imballaggio dei prodotti e non si chiede l’aiuto della ditta per la pulizia o per smontare e rimontare i mobili, allora si può spendere anche molto di meno. Se non avete tantissime cose da spostare, allora non avrete alcun problema a gestire il trasloco in una sola giornata e magari con uno-due viaggi, sempre che tutto sia organizzato alla perfezione. L’importante è organizzarsi e cercare di gestire i tempi, e soprattutto, non farsi prendere dal panico.