Il rifacimento tetto è un intervento di ristrutturazione edilizia molto costoso, per questo è molto importante scegliere la soluzione che ti permette di ottenere il grado di isolamento che desideri.
Ristrutturando il tetto è possibile inoltre ottenere prestazioni energetiche maggiori: questo tipo di copertura infatti permette di ridurre i rischi di formazione di umidità ed infiltrazioni.
Gli elementi che influenzano il costo rifacimento tetto sono diversi: in questo articolo ti spiego perché è importante avere un tetto che garantisca un buon livello di isolamento termico, quali sono i materiali più utilizzati e quali sono le agevolazioni fiscali di cui è possibile usufruire.
Perché il tetto è l’elemento più importante di un edificio.
Il tetto rappresenta senza alcun dubbio l’elemento più importante in un edificio ed è il primo che viene preso in considerazione quando si sceglie di ristrutturare la propria casa.
Un buon tetto deve:
- Assicurare una buona ventilazione
- Assicurare una bassa dispersione di calore
- Ridurre il rischio di infiltrazioni.
Tutto questo dipende chiaramente dalla tipologia di materiali che si sceglie di utilizzare durante la fase di ristrutturazione: la scelta del materiale è sicuramente il primo elemento che influenza il costo rifacimento tetto.
Quali sono i materiali più utilizzati per ristrutturare un tetto?
Il tetto è formato da una struttura portante e da un manto di copertura: la struttura portante può essere realizzata in legno, acciaio oppure calcestruzzo.
Il legno è un materiale molto resistente, flessibile e facile da lavorare, reagisce molto bene agli sbalzi termici perché è un materiale altamente isolante.
Tuttavia una struttura in legno richiede un’attenta attività di manutenzione perché questo materiale è più soggetto ad usura.
Questo rendere il legno un materiale molto costoso.
Un’alternativa al legno è rappresentata dall’acciaio: questo materiale dura di più nel tempo, ha bisogno di minore manutenzione ed è molto semplice da montare.
Lo svantaggio legato alle strutture in acciaio è lo scarso grado di isolamento termico ed acustico.
Il prezzo di una struttura in acciaio è minore rispetto a quello previsto per una struttura in legno.
Infine abbiamo le strutture in calcestruzzo, molto resistenti ma allo stesso tempo poco isolanti e molto pesanti.
Questa soluzione e senza dubbio quella più economica.
L’importanza di avere un tetto isolante.
Avere un tetto isolante è fondamentale se si vuole proteggere la propria abitazione dagli sbalzi termici durante i cambi di stagione.
Se un tetto non è adeguatamente isolato nei mesi estivi lascia penetrare eccessivamente calore, mentre nei mesi invernali lo disperde facendo lievitare i costi di riscaldamento.
In base al tipo di copertura realizzata un tetto può essere:
- Isolato e non ventilato, il famoso tetto caldo;
- Isolato e ventilato, ovvero un tetto freddo;
- Non isolato e ventilato, quindi dotato di una camera d’aria che favorisce la circolazione dell’aria;
- Non isolato e non ventilato.
I materiali utilizzati per coibentare un tetto sono diversi, abbiamo:
- Pannelli in fibre di legno
- Pannelli in sughero, perfetti per combattere l’umidità;
- Pannelli in lana di roccia;
- Pannelli con schiuma di poliuretano espanso;
- Pannelli in polistirolo;
- Pannelli in vetro granulare, realizzati con una mix di vetri riciclati e sabbia;
- Vermiculite, un minerale dalle elevate proprietà isolanti;
- Pannelli misti, sintetici o di origine vegetale ampiamente utilizzati nella bioedilizia.
Costo rifacimento tetto: quali sono le agevolazioni previste?
Il costo rifacimento tetto viene calcolato al mq in base ai materiali utilizzati, alla tipologia di abitazione, alle misure del tetto e al tipo di lavoro che deve essere eseguito.
Generalmente quando si parla di rifacimento tetto si è soliti fare riferimento: all’azione di smantellamento della vecchia copertura, all’installazione di nuove travi, alla realizzazione dello strato di isolamento e di quello di ventilazione, all’installazione di grondaie e alla messa in posa delle tegole o dei pannelli.
Nel caso in cui l’operazione di rifacimento prevede anche lo smantellamento di coperture in eternit, al costo finale deve essere aggiunto anche la parte relativa alla rimozione di questo materiale.
La prima cosa da fare quando si decide di ristrutturare il proprio tetto è rivolgersi a professionisti del settore, chiedendo una valutazione sul campo e il relativo preventivo: in questo modo sarà possibile fare un confronto.
La seconda cosa che devi tenere bene in mente è che il risparmio è importante, ma il fattore economico non deve essere il solo parametro di scelta: nella ristrutturazione di un tetto la qualità dei materiali impiegati è al primo posto.
Risparmiare troppo oggi acquistando materiali scadenti vuol dire sostenere costi più elevati un domani per risolvere i problemi che sicuramente si presenteranno.
Ti consiglio inoltre di informarti sulle detrazioni fiscali di cui è possibile usufruire: l’attuale legge di Stabilità prevede infatti una detrazione del 50% per le normali ristrutturazioni e una del 65% nel caso in cui l’intervento determini un risparmio energetico notevole.
Va fatta inoltre un’altra precisazione: se la ristrutturazione del tetto è relativa ad una singola abitazione, allora è possibile detrarre solo il costo degli interventi di manutenzione straordinaria o di ristrutturazione.
Nel caso in cui invece la ristrutturazione interessi il tetto di un condominio, allora sono deducibili tutti gli interventi di manutenzione compresa quella ordinaria.
Ti ricordo infine che nel calcolo del costo finale devi anche considerare i costi relativi alla manodopera, che variano molto in base all’azienda alla quale ti rivolgi.