Quali sono gli aspetti di cui ci si deve preoccupare quando si organizza un fly and drive negli Stati Uniti? Questo particolare tipo di viaggio può essere caratterizzato da un livello di improvvisazione più o meno elevato a seconda delle attitudini di chi lo compie, ma è certo che un po’ di programmazione non può far male, per non ritrovarsi completamente allo sbaraglio una volta che si è scesi dall’aereo.
Molto importante è, per esempio, la scelta delle tappe intermedie, perché da essa dipende la prenotazione di alberghi o ostelli: a meno che non si decida di occuparsi di questo aspetto direttamente sul posto, sperando di trovare soluzioni vantaggiose sia dal punto di vista pratico che dal punto di vista economico, può essere utile dare un’occhiata in anticipo alle possibili sistemazioni a cui ci si potrebbe affidare per la notte.
Un elemento a cui spesso non si presta la giusta attenzione, poi, è quello dell’assicurazione sanitaria, specialmente se si tiene conto del fatto che negli Usa il sistema sanitario è diverso da quello italiano: in pratica, tutte le prestazioni che vengono garantite devono essere pagate. Il rischio, se non si sottoscrive una polizza, è che un banale infortunio, un ricovero in ospedale o una semplice visita medica per colpa di un malanno di stagione si possano trasformare in un salasso economico. Viceversa, grazie a un’assicurazione sanitaria, tali spese devono comunque essere sostenute, ma verranno poi rimborsate dalla compagnia.
Sempre a proposito di calcoli su costi e tariffe, il consiglio è quello di cercare di prenotare sia il volo dell’andata che il volo del ritorno con un notevole anticipo: così facendo, infatti, in molte occasioni si può beneficiare dell’opportunità di approfittare di prezzi più bassi. Insomma, se si ha la possibilità di risparmiare, perché rinunciarvi?
Vi sono, poi, delle incombenze burocratiche a cui non ci si può sottrarre se si sta preparando un viaggio fly and drive in USA: e, in particolare, è la componente del “drive” a richiedere più attenzioni. Se si deve guidare, magari per fare un coast to coast negli Stati Uniti vuol dire che c’è bisogno di una licenza di guida: ma quella che siamo abituati a usare in Italia non ha valore al di là dell’Oceano Atlantico. Perché possa essere ritenuta valida, infatti, la nostra patente deve essere sottoposta a una traduzione giurata: deve, cioè, essere tradotta da un professionista che presti giuramento in tribunale al fine di conferire al documento valore legale.
La traduzione giurata, che a volte viene indicata anche come traduzione asseverata, è un servizio che viene offerto dalle agenzie di traduzione, che si occupano anche di tutti gli adempimenti burocratici del caso e provvedono a consegnare a chi l’ha richiesta la patente già tradotta e pronta per essere usata in America. Con la patente, poi, ci si può mettere alla guida: la macchina può essere noleggiata in anticipo – tanto su Internet si può fare tutto nel giro di pochi secondi, e procedere al pagamento con una carta di credito – oppure direttamente al momento, in loco, anche se in questo caso si rischiano inconvenienti di vario genere.