La definizione di Ganoderma Lucidum deriva dal latino e significa lucido, per il suo aspetto lucido, brillante, quasi laccato. Sinonimi di Ganoderma lucidum, sono Reishi (Giappone) e Ling Zhi (Cina).
Si tratta di un fungo parassita tipico degli alberi di quercia e castagno, dove si lega alla corteccia. Per vivere, necessita del substrato legnoso in decomposizione. In età avanzata può essere soggetto all’attacco di tarli che lo riducono praticamente in polvere.
Le caratteristiche di questo fungo sono:
- il cappello (parte del fungo posta sul gambo che gli conferisce il classico aspetto ad ombrello aperto) ha un diametro fino a 15 cm, circolare, reniforme o a ventaglio, con gambo verticale od obliquo, superficie lucida-laccata oppure opaca in età molto avanzata, color bruno-rossastra, con orlo del cappello giallastro, spesso con striature concentriche che gli conferiscono un aspetto zonato.
- I tubuli (tubicini posti sulla parte inferiore del cappello) sono corti, alti 10-20 mm, bianchi e poi giallastri.
- Il gambo (struttura che sostiene il cappello) è sempre eccentrico, con colore uguale al cappello o più scuro, di dimensione variabile 15-30 cm, noduloso, lucido, raramente assente.
- La carne è elastica, poi coriacea, legnosa ma non troppo, quasi rugginosa. Il suo odore è leggero, gradevole, di tannino. Per quanto riguarda il sapore è legnoso, tannico.
- Le spore viste da un microscopio sono brunastre in massa, ovoidali, con l’apice tronco, verrucose.
Il Ganoderma Lucidum può avere sei colori:
- Rosso – akashiba
- Bianco – shiroshiba
- Blu – aoshiba
- Nero – kuroshiba
- Giallo – kishiba
- Porpora – murasakishiba
Sulla base dei colori nella tradizione sono stati anche differenziati i possibili utilizzi, ma la specie con maggiore azione benefica sull’organismo è l’akashiba cioè quella rossa. In molti commercializzano prodotti contenenti Ganoderma lucidum, ma questi hanno una scarsa o nulla azione a livello fisiologico.
Dal corpo fruttifero di Ganoderma lucidum sono stati isolati circa 4000 composti bioattivi, tra cui circa 140 triterpeni/terpenoidi, oltre 200 tipi di polisaccaridi e glicoproteine, nucleotidi, cerebrosidi, ergosteroli, acidi grassi, proteine con specifiche attività, peptidi ed elementi in tracce. Tra i minerali è importante notare la presenza di Germanio in elevate quantità, che spiega molti dei suoi effetti sulla salute.
Contiene:
- Sali minerali: Ferro, Zinco, Rame, Manganese, Magnesio, Potassio, Calcio, Germanio
- Vitamina B in particolare folina
- 17 amminoacidi tra cui tutti gli essenziali
- Polisaccaridi costituiti da: glucosio, galattosio, mannosio con tracce di xilosio e fucosio
- Beta-glucani e alfa-glucani
- Steroli precursori ormonali
- Sostanze ad attività anti istaminica
- Adenosina
- Triterpeni
- Acido Lucidenico
- Acido Ganodermico
- Acido Genolucido
Cresce dalla primavera inoltrata al tardo autunno, dove predilige le basi degli alberi di latifoglie oppure di ulivo. La coltivazione avviene soprattutto in Cina e in Giappone. Questo rimedio naturale ha varie applicazioni da tenere in considerazione. Dalla consistenza dura e legnosa, il fungo non risulta essere immediatamente commestibile: agli scopi di cura, infatti, si utilizza una polvere essiccata: secondo la preparazione tradizionale: il fungo viene essiccato, quindi macerato e ridotto in finissime briciole, poi setacciate e trasformate in una polvere dalla consistenza della soffice farina.