Il terzo millennio, complice internet e la velocità di diffusione delle informazioni e la cura per il benessere, ha aperto le porte ad una serie di sostanze prima ignote ai più. Tra queste troviamo la curcuma, un prezioso alimento dalle innumerevoli proprietà. Abbiamo deciso di scoprire qualcosa in più su questo alimento e per farlo ci siamo affidati al dettagliato https://www.salutarmente.it/rimedi/curcuma.
Da dove arriva e come si usa
Prima di occuparci dei vantaggi e delle controindicazioni legate all’uso di questa sostanza, può essere lecito chiederci da dove arrivi e come possa essere impiegata in cucina. Si tratta di una pianta erbacea, di colore giallo. Gli abitanti delle zone dell’India la conoscono da più di 5.000 anni e già allora avevano notato le sue proprietà antiinfiammatorie e lo avevano reso ingrediente principale del curry indiano.
Fisicamente la pianta si caratterizza per la presenza di foglie ovali che ospitano delle spighe fatte di fiori da cui vengono appunto estratti i rizomi. Tali rizomi vengono fatti bollire ed essicare prima di essere ridotti in polvere e prima di finire sulle nostre tavole.Qui vengono utilizzate per condire pietanze di qualsiasi tipo.
Le proprietà della curcuma
Numerosi sono i vantaggi connessi al consumo della curcuma. Il primo aspetto, già noto migliaia di anni fa, è relativo alle proprietà antinfiammatorie. Un buon consumo di curcuma aumenta infatti la capacità di reazione del corpo davanti alle infiammazioni. Quello che più stupisce è notare, che, come mostrano studi ed esperimenti, questa reazione sarebbe visibile davanti a diversi tipi di infiammazione siano esse concentrate sul sistema nervoso o sulle articolazioni.
Una seconda importante funzione è di tipo anti-ossidativo. E’ ormai noto quanto i radicali liberi possano interferire con il normale processo di invecchiamento velocizzandolo, per tale ragione sostanze antiossidanti sono fondamentali per aumentare la propria qualità di vita e la sua durata.Un giusto consumo di curcuma ha però degli effetti positivi anche sulle cellule celebrali nel complesso. La sostanza infatti blocca la degradazione di un ormone fondamentale per il corretto funzionamento dei neuroni.
Anche l’apparto cardiovascolare sembra apprezzare l’uso della curcuma. La sostanza sarebbe in grado di contrastare alcune patologie cardiache e di prevenire trombosi, problemi circolatori, aritmie cardiache e problemi simili.
Se queste proprietà sono tutte scientificamente provate, sono ancora in fase di analisi quelle relative alla prevenzione di tumori, Alzheimer. Una correlazione inversamente proporzionale tra consumo di curcuma e presenza nella popolazione di queste patologie senza dubbio c’è, ma non è ancora stata quantificata.
L’elenco dei benefici non finisce qui, dal momento che la curcuma avrebbe anche proprietà anti-età e anti-depressive.In questo ultimo caso, la curcuma sembrerebbe addirittura reggere il confronto con alcuni dei più diffusi antidepressivi.
Gli effetti sono garantiti dalla presenza nella curcuma di ben quattro principi attivi: curcumina, demetossi curcumina, bis-demetossicurcumina e ciclo-curcumina. Solitamente si parla di tutti questi principi utilizzando il nome di curcuminoidi.
Per approndimenti sul tema, per conoscere meglio come funzionano dal punto di vista tecnico i principi della curcuma, vi rimandiamo come detto al sito www.salutamente.it e all’articolo dedicato.